Molto dipende dal livello di investimento iniziale e dall’abilità del franchisor nella gestione della rete. Aprire un franchising, come qualsiasi attività imprenditoriale, necessita di investimenti in beni e servizi indispensabili a far funzionare l’attività che si propone al mercato.
Più l’attività è complessa, maggiori saranno gli investimenti richiesti. È chiaro che se pensi di aprire un ristorante con duecento posti a sedere il tuo investimento sarà probabilmente il quadruplo di quello richiesto per aprire una pokeria. E, molto probabilmente, il tuo incasso sarà soggetto alla stessa proporzione.
Diverse eccezioni si possono riscontrare nel mondo dei servizi, soprattutto se consideriamo le cosiddette Home franchise, quelle che non necessitano di una location su strada. In questi casi (agenzie viaggi, risarcimento infortuni, pulizie, wedding planner, etc.) è possibile riscontrare, a fronte di livelli di investimento contenuti, potenzialità di reddito molto interessanti. Questa reddittività però dipende molto dall’impegno e dalla determinazione che ci metti, piuttosto che dall’investimento necessario per avviare l’attività.
In ogni caso non va confuso l’incasso con la redditività. Puoi riscontrare attività che generano un elevato fatturato ma non altrettanto profitto.
Come si sceglie un franchising? Se parliamo di ristorazione, il profitto dipende in larga parte dal food cost e dalla standardizzazione dei processi. I processi standardizzati soprattutto impattano sulla qualifica e numerica del personale impiegato. Se vuoi affiliarti a un marchio in questo settore stai attento a questi due aspetti.
Nel mondo della distribuzione di beni, i due aspetti principali sui quali porre attenzione sono il margine che ti ha riservato il franchisor e il potenziale mercato di riferimento. Marginalità contenute e ampio potenziale di mercato potrebbero aumentare il tuo rischio imprenditoriale. Lo stesso vale per prodotti di nicchia con elevate marginalità. È sufficiente un modesto cambiamento nel comportamento dei consumatori per ridurre fortemente il tuo giro d’affari e il tuo profitto.
Quindi, quali sono le attività in franchising più redditizie?
- Le attività in sede fissa hanno bisogno di una buona marginalità e di traffico per essere profittevoli.
- Le franchise di ristorazione hanno bisogno di un food cost che non superi il 30% e di una forte standardizzazione delle preparazioni.
- Le franchise di servizi possono essere più facilmente redditizie se operano in settori tecnici o con forte richiesta dal mercato, ricordandosi che comunque e sempre necessitano di investimenti in comunicazione e posizionamento sul web.
E i settori più redditizi?
Certo, sarebbe bello poter avere un elenco puntuale delle franchise più redditizie in assoluto. Evitando di citare Brand e franchise storiche, la cui fama è assodata, sul sito Aprireinfranchising.it potete trovare una lista dei migliori franchising attivi in Italia, che hanno saputo guadagnarsi in pochi anni la leadership grazie a notorietà, redditività nonché capillarità della propria rete franchising.